L’importazione dei cavalli uno degli aspetti più crudeli del commercio di animali in Europa. Ogni anno in Italia si importano circa 250.000 cavalli.
Il viaggio dura 90 ore. Quando arrivano la maggioranza dei cavalli è in condizioni spaventose e molti sono già morti. Non possono rialzarsi allora i camionisti lo fanno con i bastoni. Questo è un rapporto di qualcuno che l’ha visto.
La porta si apra e mostra il turbinio dei corpi dei cavalli. Alcuni non possono muoversi. Un uomo li conta e li colpisce tutti. Un avallo con una seria lesione alla cassa toracica giace ed schiacciato da una trave.
I cavalli sono brutalmente tirati fuori dall’autocarro. Un cavallo bianco cade, è ferito alle frogie, con il resto delle forze bruca del marcio fieno, è coperto da sudore e feci. Alcuni sono rimasti dentro perchè i loro zoccoli sono rimasti incastrati. Gli uomini tagliano le loro gambe per rimuovere il corpo e dopo li uccidano.
In 9 febbraio 2000 Sir Peter Sulliwan ha presentato all’ambasciatore d’Italia in Londra il film che documenta questo crudele commercio. Sir Peter ha detto “Ogni uomo, donna o ragazza che ha rispetto per il cavallo resterà per sempre perseguitato dalle immagini di questo orrible traffico, che disonora sia la Comunita Europea che la razza umana”